Esistono figure mitiche nella tradizione popolare, che sempre di più in questi anni escono dalla loro dimensione storica e folcloristica per diventare materia di studio e di lavoro sul contemporaneo: cominciando dai devastanti Krampus in Kindertotenlieder di Gisèle Vienne (solo il primo, e forse il più celebre degli esempi), per arrivare alle Azdore, simbolo del territorio romagnolo un po’ come la piadina e i bagnini ma ormai, a differenza degli altri due, estinto. Almeno fino ad oggi.
Il termine azdora, in dialetto romagnolo indica la padrona del focolare, la madre di famiglia, unica responsabile della condotta della casa. Legata alla cura e al mondo tutto femminile cui non è permessa alcuna attitudine distruttiva, l’azdora ha un ruolo di grande potere nelle geometrie familiari, ma non può però permettersi assenze o sentimenti non costruttivi, pena il fallimento dell’economia domestica.
Attraverso l’omonimo progetto Markus Öhrn – artista svedese basato a Berlino che lavora tra live art, cinema, teatro e arti visive – con la collaborazione di ?Alos (voce femminile del duoOvO) ha deciso di conoscere più a fondo e nel loro contesto il carattere reale delle azdore romagnole, per riportarne in scena lo spirito. Durante una lunga residenza di lavoro a Santarcangelo (sede di uno dei principali appuntamenti dedicati al teatro in Italia) nel luglio del 2015, Öhrn ha formato un gruppo di azdore con le quali – e per le quali – ha costruito situazioni performative in cui il loro lato più oscuro e distruttivo potesse finalmente emergere.
Comparse per la prima volta per le strade di Santarcangelo con azioni in luoghi pubblici e oscuri rituali all’interno di Azdora club, dopo l’ultimo giorno di festival, il 19 luglio 2015, sono sparite e andate in letargo. Ora, in un inverno in cui il sole si nasconde e i giorni sono corti, hanno iniziato lentamente la loro trasformazione in uno stadio successivo di esistenza, preparandosi per una nuova discesa su Santarcangelo a luglio 2016.
Xing, punto di riferimento a Bologna e in Italia per la performing art, ospiterà il prossimo sabato 13 febbraio la nuova tappa del progetto performativo di Marcus Öhrn e ?Alos, intitolata Azdora – Ritual # 11 Glimpses of the other side, the transformation process: una performance in forma di rituale black metal, che non possiamo che consigliarvi di seguire. Così come le prossime tappe di un progetto sul quale avremo presto modo di tornare…
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